Pronto il gasdotto South-Stream

Nel corso di una cerimonia in stile hollywoodiano, alla presenza del Presidente Putin, ad Anapa, sono stati saldati i tubi che porteranno gas in Europa attraverso il Mar Nero.
Il gasdotto è più lungo di 2.000 chilometri; solo la parte sottomarina è di 925 chilometri a una profondità, in certi punti, di 2.250 metri. Un progetto storico che porterebbe, una volta a regime, 63 miliardi di mc di gas all’anno, il 10 per cento circa del fabbisogno europeo.
Nessun cenno all’Ucraina nelle cerimonie di inaugurazione, ma con due gasdotti a regime si potrebbe fare a meno di Kiev (evitando lunghe discussioni sul prezzo, che in passato hanno causato il blocco delle forniture).
Paolo Scaroni, A.D. ENI, ha dichiarato : “Per il futuro di South Stream un passaggio, secondo me abbastanza obbligatorio,  è l’accordo dell’Unione Europea che deve concedere tutta una serie di esenzioni al progetto, soprattutto l’esenzione dall’obbligo di accesso a terzi, cioè la possibilità di tenere in esclusiva questa infrastruttura per un numero di anni fino a che non viene ripagata.Non vedo ragioni perché l’Unione Europea non debba approvare un’infrastruttura che migliora la sicurezza dell’approvvigionamento dell’Europa”. Presente alla cerimonia anche l’ambasciatore italiano a Mosca, Antonio Zanardi Landi.