La Russia entra oggi, 23 agosto 2012, ufficialmente a far parte del WTO (World Trade Organization). Compito dell’organizzazione internazionale è ridurre le barriere agli scambi imponendo limiti a dazi e sussidi, e agevolare il commercio mondiale con negoziati e arbitraggi nelle dispute che nascono tra i Paesi membri. La membership della Russia nel WTO, su cui si e’ trattato per venti anni, viene vista favorevolmente da gran parte della societa’. Oggi in una ventina di paesi sono in vigore settanta norme e divieti rigurdanti le merci russe. Si tratta in particolare, dei paesi dell’Unione Europea, a cui tocca fino al 50 % delle esportazioni. Con l’adesione al WTO la Russia avra’ delle condizioni piu’ stabili per l’attivita’ nei mercati esteri, per molti anni un paese enorme come la Russia, non è stato coinvolto nel lavoro sulle norme del commercio internazionale e sulle procedure riguardanti le controversie. Da questa adesione aranno in vantaggio sicuramente gli esportatori ‘d’acciaio, d’alluminio e di altri prodotti metallurgici, in cui la Russia e’ fortemente competitiva, molti naturalmente temono l’impatto della Wto sull’industria nazionale, poco attrezzata per affrontare la concorrenza in arrivo dall’estero grazie all’abbassamento dei dazi per le importazioni ed alle limitazioni alle forme di sostegno statale. I sostenitori della Wto pensano che una maggiore competizione farà bene all’industria, con stabilità di condizioni nel commercio estero, abbassamento delle barriere doganali e amministrative, e possibilità di partecipare attivamente alla creazione delle regole dell’Organizzazione.