A Mosca per una lezione sulla domotica, Andrea Merloni, presidente dell’azienda italiana leader nella produzione di elettrodomestici, spiega un mercato in crescita, diviso tra voglia di innovazione e prodotti sempre più slim.
“La Russia sta diventando il primo mercato in termini di dimensioni e redditività. Qui abbiamo una quota importante. Siamo leader. Ma dobbiamo difenderci dall’attacco dei coreani”. La bussola della Indesit punta ancora verso Est. Verso quella Russia che, dalla metà degli anni Novanta, si è rivelata una scommessa riuscita.”
La società presieduta da Andrea Merloni prevede di chiudere il 2012 con una crescita superiore alla media del mercato locale degli elettrodomestici, pari al 13%. Si tratta di una previsione più che rosea dato che la media europea è negativa ( -1%). In Russia Indesit ha una quota di mercato del 24-25 per cento (contro un 13% in Europa) e si attende una crescita a doppia cifra. Attualmente l’azienda Italiana fattura 700 milioni di euro su un totale di 2,9 miliardi impiegando circa 4.200 dipendenti, oltre a mille stagionali.
“La Russia è un Paese aperto ai cambiamenti. Siamo davanti a un popolo innovatore, che ha voglia di recuperare tutto ciò che fino a prima non aveva – dice -. Il mercato, poi, ha subito un cambiamento radicale: prima ricordava in un certo senso i mercati italiani degli anni Cinquanta. Oggi invece non ha nulla da invidiare a quello europeo”.
Con qualche eccezione nelle province più lontane, ovviamente, ben diverse dall’universo parallelo rappresentato dai grandi centri come Mosca e San Pietroburgo.